Jannik Sinner ha parlato del caso doping in una recente intervista alla vigilia dell’esordio alle Nitto Atp Finals di Torino.
Hanno preso il via questa mattina le Nitto Atp Finals di Torino con il primo incontro del torneo doppio maschile. Questa sera, toccherà a Jannik Sinner scendere in campo per l’esordio nella competizione: il numero uno al mondo sfiderà l’australiano Alex De Minaur.
A poche ore dal match, il tennista altoatesino ha deciso di rilasciare alcune dichiarazioni raccontando gli ultimi difficili mesi per via del caso doping. Un momento che lo stesso Sinner ha definito duro, anche perché non poteva parlarne con nessuno subito dopo aver ricevuto la notizia di essere risultato positivo al doping.
“Vorrei che nessuno provi quello che ho passato io, è davvero dura”. Così Jannik Sinner è tornato a parlare del caso doping. Il tennista numero uno al mondo, a marzo, era risultato positivo al Clostebol nel corso di un test antidoping. Dopo la positività, l’International Tennis Integrity Agency (Itia) aveva prosciolto Sinner non riscontrando colpa e negligenza.
Nelle settimane successive, l’agenzia mondiale antidoping (WADA) ha deciso di fare ricorso al Tas di Losanna contro l’assoluzione. Ora, dunque, si attende la decisione del Tribunale di arbitrato dello sport che non arriverà prima del prossimo anno. Una circostanza che ha scosso molto il numero uno al mondo che, però, è riuscito a dimostrare ancora una volta il suo spessore tecnico sul campo nelle scorse settimane vincendo l’US Open 2024 e lo Shanghai Masters 2024.
Questa sera scenderà nuovamente in campo, in occasione della sfida d’esordio delle Atp Finals di Torino contro Alex De Minaur. A poche dal match, in un’intervista concessa a Esquire UK, Sinner ha parlato ancora del caso doping raccontando il momento in cui il manager Alex Vittur gli ha comunicato la positività al Clostebol: “Mi ha chiamato dicendomi ‘Jannik, sei positivo’ e io gli ho risposto: ‘Sì, Alex, lo sono sempre’, ma lui mi ha detto ‘No, sei positivo al doping’. A quel punto ho avuto un momento di buio totale. Non sapevo cosa dire. Non mi usciva nulla”.
Sinner ha poi proseguito affermando di aver attraversato un periodo complicato, anche perché non poteva parlare dell’accaduto o sfogarsi con qualcuno, anche se molti avevano capito che in lui c’era qualcosa che non andava. Inoltre, ancora oggi, spiega Sinner non riesce a capacitarsi e capire come possa essere accaduto tutto questo.
Per fortuna, ammette, tutti hanno immediatamente raccontato la verità, circostanza che gli ha permesso di continuare a giocare. Infine, Sinner ha svelato un aneddoto: durante il torneo di Wimbledon in campo era pallido e aveva molta paura, un sentimento nei confronti della gente che è proseguito anche dopo. Durante un allenamento a Cincinnati, pensava “Come mi guardano? Cosa pensano veramente di me?”, ma qui, però, ha capito quali sono i suoi veri amici, ha concluso il numero uno al mondo.
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