Importanti novità per i residenti nella Regione Piemonte, cambiano radicalmente le regole sui sottotetti: cosa sapere per non sbagliare.
A Palazzo Lascaris in sede legislativa si sono riunite la Prima e la Seconda Commissione del Consiglio Regionale, sul tavolo i rilievi mossi dalla Corte Costituzionale nel luglio 2024 sulla l.r. n.7/2022.
Diventa quindi legge il provvedimento che corregge la legge in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia. Il provvedimento è stato varato dall’assessore Pianificazione Urbanistica Marco Gallo. La volontà comune era quella di confermare in parte l’impianto della l.r. n.7/2022, al tempo proposta dal consigliere Marin e successivamente impugnata dal governo Draghi che ne contestava 51 articoli.
La l.r. n.7/2022 allentava i vincoli per il recupero e la ristrutturazione di fabbricati e porzioni di edifici, come sottotetti e seminterrati, con la volontà anche di spostare eventuali abitazioni costruite in aree con rischio idrogeologico.
L’assessore Marco Gallo si è detto molto soddisfatto dalla risoluzione dell’impasse vissuto negli ultimi due anni, frutto di un grande gioco di squadra che ha visto su fronte comune l’Assemblea regionale, il territorio e le associazioni e ordini professionali.
Il testo della legge è stato riscritto, mantenendolo il più fedele possibile a quelli che sono i principi di rigenerazione urbana e pianificazione condiva. Ora si potrà dare finalmente una risposta definitiva alle oltre quattromila pratiche aperte e perse nel limbo normativo creato dalla suddetta sentenza della Corte di Cassazione.
La legge Gallo modifica tre precedenti leggi regionali:
Per quanto riguarda il recupero dei sottotetti, fortemente voluto anche per limitare il consumo del suolo, sarà consentito purché il sottotetto sia esistente e legittimato alla data 31 dicembre 2023. Per quanto riguarda i sottotetti realizzati a partire dal 1 gennaio 2024 per poter essere recuperati, deve esserci coerenza con le indicazioni previste dal piano regolatore generale.
Il recupero dei sottotetti deve inoltre avvenire senza alterare l’altezza del come e della gronda, né l’inclinazione delle falde del tetto. Tuttavia, anche in questo caso, sono consentite delle modifiche strutturali se rese necessarie dal bisogno di migliorare l’efficienza energetica dell’edificio – magari approfittando del Superbonus – o per un eventuale adeguamento sismico dello stesso.
Marco Gallo si è detto estremamente soddisfatto dei risultati ottenuti, come riportato dall’Ansa ha tenuto a sottolineare: ” Abbiamo lavorato per restituire piena operatività al comparto urbanistico piemontese in un momento particolarmente decisivo per la filiera immobiliare alla luce del decreto Salva Casa.”
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