Forse non lo sai ma anche le casalinghe possono ricevere una pensione mensile. Ad una condizione però. Vediamo cosa bisogna fare.
Il lavoro della casalinga è, da sempre, sottovalutato e non è nemmeno considerato un vero lavoro visto che lo Stato non prevede alcun tipo di retribuzione. Eppure quello della casalinga è uno dei lavori più impegnativi e faticosi che ci siano: si lavora sette giorni su sette senza orari fissi ne ferie!
Molte persone – sia donne che uomini – decidono di restare a casa per occuparsi della famiglia e dei figli oltreché delle faccende domestiche. Purtroppo questa scelta viene ancora troppo spesso vissuta con vergogna, come se non si contribuisse al benessere della famiglia quando, in realtà, è l’esatto opposto.
In Italia, come spiegato sopra, non è previsto uno stipendio per le casalinghe – o i casalinghi – ma, per fortuna, da qualche anno è stata introdotta la possibilità di avere la pensione. Si tratta di una misura previdenziale abbastanza recente e per ottenere l’assegno mensile è necessario soddisfare requisiti ben precisi.
Pensione per casalinghe: come averla e a quanto ammonta
Sei una casalinga o un casalingo e non hai mai svolto alcun lavoro fuori dall’ambiente domestico? La scelta di badare a tempo pieno a casa, famiglia e figli è una scelta importante e degna di rispetto esattamente come quella di chi sceglie, al contrario, di lavorare fuori casa. Purtroppo in Italia non è previsto lo stipendio per le casalinghe ma, fortunatamente, è possibile ricevere un assegno Inps tutti i mesi.
Chi non ha mai svolto alcun lavoro fuori casa e ha sempre ricoperto la mansione di casalinga o di casalingo, ha due strade per ottenere la pensione. La prima consiste nel versare i contributi nel Fondo Casalinghe pagando di tasca propria. Bisogna fare versamenti per almeno 5 anni e la cifra non deve essere inferiore a 26 euro al mese circa. I versamenti possono essere effettuati già a partire dai 16 anni e possono proseguire fino a 65 anni.
In questo caso si può riscuotere la propria pensione già a 57 anni ma ad una condizione: l’importo mensile maturato deve corrispondere almeno a 1,2 volte l’importo dell’assegno sociale. Se non si raggiunge tale soglia minima allora si dovrà attendere fino a 65 anni per ricevere la pensione.
Tuttavia non tutti hanno la possibilità di pagare di tasca propria i contributi per riuscire ad avere la pensione. In questo caso si può provare a chiedere l’Assegno sociale. L’Assegno sociale è un assegno Inps destinato a chi non ha contributi o a chi ne ha troppo pochi per avere diritto anche solo alla pensione minima. Esso viene erogato al raggiungimento dei 67 anni ma solo a determinate condizioni. Infatti per fruire di questo beneficio è necessario soddisfare i seguenti requisiti:
- avere almeno 67 anni;
- essere cittadini italiani o con regolare permesso di soggiorno;
- vivere in Italia in modo stabile da almeno 10 anni;
- trovarsi in situazioni economicamente svantaggiate.
L’importo dell’assegno sociale per il 2024 corrisponde a 534,41 euro al mese. Nel 2025 dovrebbe aumentare di circa 10 euro. La cifra intera, però, viene corrisposta solo a chi non ha alcun tipo di reddito. Chi, invece, ha un piccolo reddito riceverà un importo più basso: circa 435 euro al mese. Per beneficiare dell’Assegno sociale è necessario che il reddito non superi i 6947 euro all’anno per chi vive da solo o i 13.894 euro all’anno per chi vive con il coniuge.