Cosa cambia il prossimo anno per titoli di Stato e buoni postali, sono attese delle importanti novità per i titolari.
Titoli di Stato e buoni fruttiferi postali sono alcuni degli strumenti di investimento preferiti da investitori e famiglie. Si tratta nella maggior parte di volte di una modalità per far fruttare risparmi e accantonamenti in maniera sicura, con un rischio estremamente ridotto di subire delle perdite.
Proprio per questo li rende largamente diffusi soprattutto tra chi preferisce non avere troppe preoccupazioni peri propri investimenti, anche se la rendita e in genere il guadagno a scadenza non sono così importanti. Proprio per questi investitori sono attese delle novità per il prossimo anno, dei cambiamenti rimandanti da diversi mesi, ma ormai in dirittura d’arrivo.
Titoli di Stato e buoni fruttiferi di Poste, cosa succede nel 2025
Come noto l’accesso a numerose prestazioni e misure pubbliche di vario genere è collegato all’ISEE familiare in corso di validità. In questo valore sono specificate le condizioni anagrafiche ed economiche del nucleo familiare, partendo dalla composizione, dai redditi e dal patrimonio posseduto.
In virtù di questo aspetto e consentire da un lato a diverse famiglie di accedere a contributi economici maggiori e dall’altro per spingere a investire in strumenti finanziari di Stato, lo scorso anno il Governo aveva deciso di escludere dal conteggio dell’ISEE proprio i titoli di Stato e in buoni fruttiferi di Poste. Si era stabilito di non conteggiare questi valori fino a 50mila euro.
Tuttavia coloro che a gennaio di quest’anno avevano compilato l’ISEE, avevano trovato nel computo anche i titoli di Stato e i buoni. Infatti la norma introdotta con la legge di bilancio 2024 non è mai stata definitivamente applicata finora. Le cose stanno per cambiare una circolare dell’Agenzia delle Entrate recentemente pubblicata detta le regole operative per l’esclusione dal calcolo ISEE dei titoli di Stato e dei buoni fruttiferi di Poste italiane.
Bisognerà attendere ancora del tempo tuttavia. Il nuovo meccanismo sarà applicato solo da metà 2025. Significa che i conteggi ISEE effettuati a gennaio manterranno la vecchia formula. Mentre per l’esclusione dei titoli e buoni fino a 50mila euro occorrerà aggiornare i conteggi con l’ISEE corrente a metà anno. Una notizia certamente importante per i risparmiatori che fiora non avevano goduto dell’esclusione.
Certamente bisognerà aspettare che le indicazioni contenute nelle circolare delle Entrate siano in vigore definitivamente, ma a questo punto la strada appare abbastanza certa e nel corso del 2025 si dovrebbe raggiungere questo atteso traguardo da famiglie e investitori.