La carriera sportiva di Jannik Sinner non è ancora fuori pericolo: il tennista rischia nuovamente la squalifica.
Jannik Sinner continua a vincere. Il caso-Clostebol non ha influenzato la performance del campione di tennis italiano, nonostante non possa ancora definirsi una vicenda conclusa. La Wada, ovverosia l’Agenzia Mondiale Antidoping, ha fatto ricorso all’assoluzione del giovane altoatesino. I giudici, di fatto, avevano ritenuto Sinner non responsabile dell’infinitesimale quantità della sostanza trovata nel sangue.
L’assunzione sarebbe avvenuta durante il trattamento del fisioterapista Giacomo Naldi, il quale aveva applicato un farmaco – consigliato dal preparatore atletico, Umberto Ferrara – su una lesione. Considerata la modesta quantità di Clostebol, questo non avrebbe potuto in alcun modo condizionare l’andamento dei match che si sono susseguiti. Nonostante questo, la Wada – a quanto pare, più intransigente – ritiene che Jannik Sinner vada comunque punito, poiché positivo per due volte consecutive all’antidoping.
Se inizialmente il ricorso aveva spaventato il tennista, la vittoria nelle precedenti tre udienze l’ha – per quanto possibile – rincuorato. “Ovviamente non è la posizione nella quale mi vorrei trovare” – ha spiegato – “ma continuerò a lavorare con tutti come ho già fatto in passato e poi vedremo cosa succede”. Nondimeno, è giusto sottolinearlo, la possibile squalifica è ancora possibile.
Jannik Sinner rischia ancora la squalifica: la sua posizione oggi
I suoi colleghi sperano che le ultime vicende possano indebolirlo mentalmente. Jannik Sinner è diventato uno dei giocatori più temuti, in quanto sono pochi i tennisti che posso vantare di averlo battuto in campo. Daniil Medvedev, ad esempio, è ben consapevole che – per vincere il titolo – debba prima o poi affrontare il nostro campione italiano. E mentre il pubblico non vede l’ora di esultare per l’ennesima vittoria del 23enne, il rivale russo si augura: “Lavorerò in vista del 2025, con la speranza che magari Jannik, ad un certo punto, perda un po’ di fiducia e cominci a sbagliare di più”.
La riflessione di Medvedev non riguarda solo le evidenti capacità tecniche di Sinner, ma anche l’età anagrafica. Essendo molto giovane, laddove il rivale risulti più preparato, può comunque giocare sulla forza fisica e sulla resistenza prolungata nel tempo. “Non solo per me” – specifica – “ci saranno degli anni molto complicati per tutti”. Questo ha preannunciato il tennista russo, osservando il percorso sportivo di Jannik. “Batterlo non è semplice, in tanti ci provano, in tanti falliscono” – ha infine ricordato durante una recente intervista – “L’unico che ci riesce è Carlos [Alcaraz]“.