È stato indetto uno sciopero in cui autisti e corrieri non garantiranno le consegne previste in tutta Italia. I giorni dello stop sono stati già comunicati: ecco quali sono.
Ci sarà uno stop alle consegne per alcune giornata. È questa la decisione presa dai sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti che hanno deciso di protestare apertamente contro il mancato rinnovo del CCNL Autotrasporto Merci, Logistica e Spedizioni, contratto scaduto lo scorso 31 marzo 2024, ma le trattative sono iniziate diversi mesi prima.
Dopo un anno di distanza, le parti non sono ancora arrivate a un accordo. Le dichiarazioni sindacali hanno spiegato che non c’è stato nessun avanzamento in merito ai temi e ancor di meno sulla parte economica che riguarda gli aumenti dei minimi retributivi di autisti, corrieri, magazzinieri, carrellisti, facchini, impiegati e altri professionisti del settore. La richiesta dei sindacati è del 18% di aumento, ma per il momento è tutto in fase di stallo. Per questo è stato indetto uno sciopero generale a dicembre che bloccherà le consegne in Italia.
Le trattative per il rinnovo del CCNL Autotrasporto Merci, Logistica e Spedizioni si sono interrotte ufficialmente tra l’8 e il 19 novembre, quindi a quasi un anno dall’inizio, visto che sono partite il 30 novembre 2023. Uno stop arrivato in seguito a una tre giorni dedicata al confronto sulle richieste di parte datoriale e sui temi della piattaforma sindacale.
Secondo quanto emerso dal comunicato sindacale unitario, per il momento c’è ancora molta distanza tra le parti. Soprattutto per quanto riguarda la richiesta delle aziende di peggiorare la normativa sulla malattia. Per questo motivo, si è decido di procedere con lo sciopero generale di autisti e corrieri per le giornate del 9 e 10 dicembre 2024, quando appunto non ci saranno consegne come di consueto.
Filt-Fit-Uiltrasporti hanno, inoltre, specificato che al momento i trenta incontri tra le parti si sono risolti con un nulla di fatto, anche per via della distanza che c’è in merito al risarcimento dei danni realizzati dal personale viaggiante. I datori di lavoro vorrebbero imputare all’autista 250 euro per il primo danno in caso di kasko, mentre si va da 1500 a 10mila euro se non c’è il kasko.
I sindacati, invece, chiedono una riduzione delle 44 ore per i driver e la rivalutazione dell’indennità di trasferta, mentre le aziende chiedono l’estensione del lavoro ordinario al sabato, con l’aggiunta di 26 domeniche in un anno. Staremo a vedere quali saranno gli accordi finali.
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