Alcuni cibi potrebbero trasmettere il verme solitario e per questo motivo è necessario conoscerli per evitarli: ecco quali sono e che cosa fare.
Il verme solitario è una infezione causata da un parassita che si chiama tenia, che può raggiungere rapidamente l’apparato digerente di una persona attraverso l’ingestione di alcuni alimenti. È tendenzialmente un evento raro nel nostro paese a causa dei severi controlli sanitari, ma è fondamentale conoscerne le cause per ogni evenienza.
Questo parassita è comunemente presente in paesi come la Cina, l’India, la Nuova Guinea, il Messico, lo Zimbabwe, la Colombia, il Guatemala, il Perù e altri paese sudamericani. Tuttavia, è importante sottolineare che con l’emigrazione e i viaggi turistici, la sua presenza si è diffusa anche in paesi occidentali come gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia, la Spagna e l’Inghilterra, tra gli altri.
I sintomi più comuni quando si è attaccati dal parassita intestinale da tenia sono dolore addominale aspecifico, mal di testa, debolezza e astenia, anemia, diarrea, nausea, sindrome da malassorbimento intestinale e orticaria o segni di ipersensibilità. Detto ciò, è molto importante conoscere quali cibi causano il verme solitario se ingeriti volontariamente o involontariamente.
Cibi che causano il verme solitario: attenzione a questi alimenti
Ogni essere umano è soggetto a un’infestazione parassitaria dopo aver mangiato uova o larve di tenia, come si legge sul sito web My-personaltrainer.it. Sono questi gli alimenti incriminati ai quali fare attenzione. Gli esperti hanno anche indicato come avviene l’ingestione di tali cibi, così da mettere al corrente la popolazione.
Per prima cosa è fondamentale fare attenzione al consumo a crudo o senza adeguata cottura di carni di maiale o di bovino contaminate. Ciò potrebbe accadere soprattutto quando si consuma carne proveniente da paesi poveri, dove i controlli igienico-sannitari sono scarsi o non esistono per niente, rispetto ai paesi occidentali.
È pericoloso anche consumare acqua o cibo che contengo, o che sono entrati in contatto, con le feci di un animale o una persona con tenia. Anche in questo caso la situazione è poco comune in paesi occidentali come il nostro, mentre di certo è possibile in aree geografiche del pianeta in cui scarseggiano le misure igieniche e sanitarie.
Gli esperti indicano come pericoloso anche lo stretto contatto con persone che hanno il teania. In questi casi, infatti, l’ingestione del parassita potrebbe avvenire dopo aver toccato i vestiti, le feci, le lenzuola o la biancheria intima del soggetto che presenta l’infestazione.