Invalidità INPS, in vista del nuovo anno ci sono delle informazioni specifiche da conoscere per poterla ottenere, a partire dalla percentuale necessaria. Andiamo a vedere come stanno le cose e che cosa sapere.
Attorno al tema dell’invalidità c’è una grande attenzione, come è normale che sia, e nella società vanno fatti gradualmente sempre dei passi in avanti per rendere più semplice e comoda possibile la vita a chi si trova affetto da patologie invalidanti. Sono tanti gli aspetti da tenere in considerazione, a partire dalla vita di tutti i giorni fino ad arrivare alle prospettive dal punto di vista occupazionale. Senza, ovviamente, dimenticare, per i più giovani, il diritto all’istruzione.
In alcuni casi, però, l’invalidità è tale da non poter più ricoprire un incarico di lavoro. Cosa succede in questi casi? Ovviamente, come è noto, interviene lo Stato con una misura assistenziale. Stiamo parlando, ovviamente, della cosiddetta pensione di invalidità. Si tratta di un importo che mensilmente viene riconosciuto a chi si trova in una situazione come questa ed è in molti casi una autentica manna dal cielo. Andiamo a vedere, però, che cosa serve per poter ottenere il riconoscimento della pensione per invalidità INPS.
Invalidità INPS, la percentuale necessaria per avere la pensione
La legge quadro di riferimento in materia è, come è noto, la numero 104 che va a delimitare tutti gli aspetti che sono fondamentali da questo punto di vista. In tal senso, anche il riconoscimento di una pensione è fondamentale in questo discorso. Essa viene riconosciuta ai cittadini che hanno una capacità di lavoro ridotta o che sono inabili al lavoro per delle patologie che possono essere sia congenite che comparse con il passare degli anni. In tal senso, la prima cosa da dire è che non ci sono distinzioni da fare da questo punto di vista.
Ne hanno diritto, dunque, tutti i mutilati e gli invalidi civili che abbiano una percentuale di inabilità al lavoro che sia almeno pari o superiore al 33%. E questo vale sia, come detto, per chi con questa menomazione ci è nato sia per chi si è trovato a fare i conti con essa in un secondo momento. Tale percentuale viene assegnata dall’INPS al termine di una visita condotta da una commissione medica. Più alta è la percentuale, maggiori sono le agevolazioni concesse.
Ne hanno diritto non solo le persone che si trovano in situazioni come quella esposta fin qui, ma anche i ciechi, i sordi e le persone affette da talassemia e drepanocitosi. Per tutti loro la pensione rappresenta spesso una autentica manna dal cielo, non avendo altre possibili entrate.