A partire dal 2025 non si potrà più fumare all’aperto: il nuovo divieto è stato approvato e sono previste multe salate.
Dal 2025 entrerà in vigore un nuovo divieto di fumo, che riguarderà gli spazi pubblici all’aperto. L’obiettivo è diminuire l’inquinamento atmosferico, un problema che si fa sempre più allarmante, e tutelare la salute dei cittadini. Coloro che non si atterranno alla normativa, rischieranno di essere puniti con sanzioni severe.
Il divieto rientra nel Piano Aria Clima, che ha trovato approvazione nel 2021 e mira ad aumentare il benessere dei residenti nelle città italiane andando a ridurre l’esposizione al fumo passivo. Il Paese, da anni, è in prima linea nella lotta al fumo e la prima legge che ha imposto delle restrizioni ai cittadini risale al 1975.
Con essa è stato introdotto il divieto sui mezzi di trasporto pubblico e in determinati luoghi (tra cui le corsie degli ospedali, le sale d’attesa delle stazioni, i cinema e le aule scolastiche). Ma è stato nel 2003 che è arrivata la svolta decisiva, con la legge Sirchia (entrata ufficialmente in vigore nel 2005) che ha esteso la normativa coinvolgendo tutti i locali chiusi.
Divieto di fumo all’aperto: cosa cambierà dal 2025
Ora si è deciso di compiere un ulteriore passo avanti, con l’emanazione di un nuovo divieto negli spazi all’aperto. Dall’anno prossimo, infatti, non si potrà più fumare nei luoghi pubblici: bisognerà rispettare una distanza minima di dieci metri dalle altre persone. La normativa interesserà la città di Milano, che da tempo ha dato il via ad una serie di misure volte a tutelare la salute dei cittadini.
Solamente di recente il divieto di fumo è stato esteso in luoghi come i parchi pubblici, le aree per bambini e quelle sportive, i cimiteri e le fermate dei mezzi di trasporto (sempre con il vincolo di attenersi alla distanza di dieci metri dagli altri presenti). A partire dal 2025, la normativa verrà applicata a tutti i posti pubblici.
Per il momento però non è ancora chiaro se le nuove leggi entreranno in vigore dall’1 gennaio, oppure se prima la giunta comunale procederà con una delibera. Inoltre, non sappiamo se verranno coinvolti anche i dehors dei locali. Le sigarette elettroniche, si precisa, non rientrano nelle previsioni della normativa.
Per i trasgressori sono previste delle sanzioni severe. Le multe partono da un minimo di 40 euro e arrivano ad un massimo di 240. Saranno le autorità competenti a fare in modo che la normativa venga rispettata: i gestori dei locali pubblici non avranno il compito di controllare che i clienti si attengano al divieto, ma dovranno assicurarsi che ci si adegui alle regole già presenti (come, ad esempio, il divieto di fornire bevande alcoliche a chi è in stato di ebrezza).