In Piemonte è già ben avviata la campagna vaccinale per prevenire l’influenza stagionale, e per alcune categorie è gratuita.
In autunno una volta che le temperature si abbassano torna l’incubo per insegnanti, genitori e case di riposo: l’influenza stagionale. Se per chi è in buona salute significa qualche giorno di febbre per i più fragili si tratta di una malattia che può portare a conseguenze gravi, tanto da richiedere il ricovero ospedaliero. In media l’influenza colpisce il 10% della popolazione italiana ogni anno.
Per evitare di sovraccaricare gli ospedali e rendere più lievi i sintomi ormai da anni si pratica il vaccino antinfluenzale a partire da ottobre. L’iniezione va ripetuta con cadenza annuale in quanto il virus che provoca la malattia muta in fretta e produce diverse varianti. Nel giro di un anno così il vaccino perde già la sua efficacia.
Prenotarsi per la vaccinazione non è difficile dato che basta contattare il medico di base o il pediatra per i più piccoli. Ci sono anche alcune farmacie autorizzate a somministrare il vaccino, basta controllare la lista sul sito dell’ULSS di riferimento. In caso di problemi si può sempre contattare l’ASL competente per chiedere assistenza.
Chi ha diritto alla vaccinazione gratuita
In Piemonte come in ogni altra regione quando si prenota il vaccino c’è una differenza fra chi appartiene alle categorie a rischio e chi no. I primi hanno infatti diritto a ricevere l’antinfluenzale in forma gratuita, mentre chi non fa parte di questo gruppo prenota l’inoculazione a proprie spese. Il costo varia da regione a regione, ma si aggira intorno ai 50 euro.
Tra i gruppi a rischio troviamo i bambini di età compresa fra i sei mesi e i sei anni. I neonati non ricevono il vaccino in quanto potrebbe rivelarsi troppo stressante per il loro organismo. In più i ragazzi affetti da gravi malattie croniche anche se sopra i sei anni sono a loro volta soggetti fragili. Giusto per nominarne alcune possiamo ricordare il diabete, la leucemia e l’epatite.
Se i soggetti fragili vivono insieme ai familiari anche questi hanno diritto al vaccino gratuito, dato che potrebbero diventare delle fonti di contagio. Ma tra le categorie a rischio si contano anche gli addetti ai servizi pubblici, tra cui i medici, gli infermieri e le forze dell’ordine. Data la professione che espone a rischi sanitari anche i veterinari possono fare richiesta senza dover pagare.
Un gruppo di cui ci si dimentica spesso ma che ha a sua volta il diritto di fare la vaccinazione gratuita sono i donatori di sangue. Dato il servizio che rendono è importante che siano in salute e dunque hanno delle tutele in più.