Proteste all’università di Torino contro la guerra e il riarmo

Durante l’inaugurazione dell’anno accademico presso l’Università di Torino, si sono verificati episodi di protesta che hanno interrotto la cerimonia.

Tensione in città ieri durante la tradizionale inaugurazione dell’anno accademico presso l’Università di Torino: il Rettore Stefano Geuna è stato contestato da un gruppo di studenti che si sono alzati dalla platea del Teatro Regio, chiedendo di salire sul palco per un confronto pubblico. Erano quattro i contestatari in teatro, mentre la folla dei contestatori era sicuramente più numerosa e rumorosa fuori.

un uomo col megafono tra la gente
Proteste all’università di Torino contro la guerra e il riarmo (LaVoceTorino.it)

Dal nulla, in platea, è apparso uno striscione firmato Collettivo Autorganizzato Universitario, che accusa: “Contro tagli e genocidio. Bernini mandante, Geuna complice”. Il riferimento degli studenti è dunque non solo a politiche dell’istruzione che tagliano fondi per università e ricerca, ma anche a quanto sta avvenendo nella Striscia di Gaza, dove peraltro è scaduta la tregua e ha preso il via un massiccio attacco israeliano.

Gli studenti interrompono l’intervento del Rettore

L’intervento del rettore è stato subito interrotto dalle voci dei contestatori, che hanno accusato il governo di ridurre il finanziamento per il diritto allo studio, lamentando un taglio di 700 milioni di euro. Durante il loro intervento, è stato anche sottolineato il coinvolgimento di Italia, Stati Uniti e Francia nella produzione di armi, con un chiaro riferimento ai “bombe made in Usa, Italy e France” che causano morti in Gaza.

studenti in corteo contro la guerra
Gli studenti interrompono l’intervento del Rettore (LaVoceTorino.it)

Nonostante il tentativo di Geuna di riprendere il discorso, la situazione è diventata tesa e il rettore ha continuato a parlare solo dopo l’intervento della Digos e della sicurezza del teatro, che hanno allontanato i manifestanti, che sebbene in un’esigua minoranza si sono dimostrati molto rumorosi e convinti delle proprie azioni.

La protesta per le strade di Torino

Mentre al Teatro Regio si scaldavano gli animi, fuori la situazione non era certo di minore tensione: si è svolta un’altra protesta organizzata da studenti e docenti precari, anche loro contrari ai tagli all’istruzione e alle politiche governative. Al centro delle critiche c’era anche la partecipazione dell’ex presidente del Consiglio e segretario del PD, Enrico Letta.

studente tenta di interrompere Letta
Le proteste di uno studente a Torino (LaVoceTorino.it)

L’ex premier, nel suo intervento, ha difeso il piano di riarmo europeo da 800 miliardi di euro: come noto, tra i dem, ci sono due linee ben distinte su questo punto, con la segretaria Elly Schlein che guida un’anima più pacifista e si tiene su posizioni di più o meno ferma contrarietà rispetto al piano di Ursula Von Der Leyen. Letta è stato preso di mira anche durante il suo discorso, stavolta da un universitario di Cambiare Rotta.

Le due anime della protesta e gli studenti che si appellano al dialogo

Lo studente del collettivo ha criticato aspramente il piano di riarmo europeo, che a suo dire avrebbe esacerbato i conflitti in Palestina e Ucraina. Il manifestante ha accusato i leader europei, tra cui Letta, di essere responsabili dei tagli all’istruzione e della precarizzazione della ricerca. La sua protesta è stata subito fermata dalla sicurezza.

Da una parte dunque Cambiare Rotta e CAU hanno animato la protesta, mentre la studentessa Lorena Luceri e la rappresentante dei precari Eleonora Priori hanno avuto la possibilità di criticare il piano di riarmo dell’UE direttamente dal palco. Dall’altra ci sono però gli studenti che si sono schierati in difesa del dialogo e della convivenza pacifica all’interno dell’Università e contro le proteste dei collettivi.

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